FRENULO CORTO: INTERVENTO DI FRENULOTOMIA E PLASTICA DI ALLUNGAMENTO DEL FRENULO
Il pene è costituito da un corpo definito “asta” e da una testa chiamata “glande”, il quale è ricoperto da uno strato di mucosa e pelle scorrevole, detto “prepuzio”.
Il frenulo è quella sottile striscia di cute che unisce il glande al prepuzio. Questa struttura, nonostante le dimensioni, è dotata di grande sensibilità, in quanto ricca di vasi sanguigni e di recettori nervosi. Sollecitata meccanicamente durante il rapporto sessuale, può essere soggetta a traumi da rottura o lacerazione, provocando dolore e sanguinamento che seppur fonte di allarme e timori non ha conseguenze per il paziente. Il frenulo corto può comportare in erezione, un fastidioso senso di trazione e un conseguente incurvamento verso il basso dell’asta; l’eccessiva sensibilità del glande in molti uomini può accentuare inoltre il riflesso eiaculatorio che, dopo l’intervento, può migliorare significativamente. Infine, la brevità della struttura, può ovviamente predisporre alla lacerazione dello stesso durante il rapporto sessuale.
Una semplice visita medica consente di apprezzare l’eventuale presenza di questa patologia e di valutare l’eventuale indicazione all’intervento chirurgico correttivo.
Nell’adulto l’intervento viene normalmente eseguito in regime ambulatoriale
L’anestesia viene effettuata con l’applicazione sul frenulo di crema anestetizzante che contiene i principi attivi prilocaina e lidocaina. Lo scopo dell’intervento consiste in una incisione trasversale del frenulo e nella sua sutura longitudinale con con l’impiego di punti riassorbibili cosi da consentire una caduta degli stessi che, normalmente, consente la caduta “spontanea”degli stessi dopo un periodo di circa 10-15 giorni. Questa viene ad essere, quindi, una vera e propria frenuloplastica di allungamento del frenulo. Nel post operatorio è normale che il pene si possa presentare gonfio e in qualche caso possa comparire qualche goccia di sangue sulla garza della medicazione. Nella prima settimana dopo l’intervento dovrò medicare la ferita con mercurocromo (merbromina in soluzione acquosa). Normalmente non è necessaria alcuna terapia antidolorifica. Solo in casi limitati è sufficiente il ricorso a del paracetamolo.
Nei giorni successivi l’intervento è sconsigliato praticare sport (almeno per la prima settimana) o avere rapporti. Le restanti normali attività quotidiane non sono limitate.